Incentivi per chi investe in beni strumentali: la sabatini-ter

il Ministero dello Sviluppo Economico ha definito le modalità di erogazione del contributo per chi investe in beni strumentali al fine di ammodernare e rafforzare il proprio apparato produttivo.

Il contributo, che può essere richiesto dal 2 maggio 2016, si concretizza in un contributo in conto esercizio a parziale copertura degli interessi relativi all’acquisto/acquisizione in leasing di beni strumentali NUOVI.

Per accedere a questo contributo bisogna rispettare le seguenti condizioni:

  • Essere una micro/piccola/media impresa (c.d. PMI);
  • Avere una sede operativa in Italia, regolarmente costituita ed iscritta al Registro delle Imprese. Il contributo può essere erogato anche ad imprese non residenti a condizione che:
    1. Abbiano personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza;
    2. Abbiano una sede operativa in Italia;
  • Non essere in liquidazione volontaria o soggetti a procedure concorsuali;
  • Non essere classificate come imprese in difficoltà ai sensi dell’articolo 2 del regolamento “GBER”;
  • Non rientrare tra i soggetti che, avendo in passato ottenuto aiuti successivamente classificati illegali dalla Commissione Europea, non li abbiano restituiti.

La concessione de contributo è subordinata all’adozione di una delibera di finanziamento, a copertura di specifiche categorie di investimenti, da parte di una banca/intermediario finanziario aderenti all’apposta convezione sottoscritta tra MISE, CDP e ABI. L’elenco di banche/intermediari finanziari aderenti alla convenzione è consultabile sul sito www.mise.gov.it e su www.abi.it.

Le caratteristiche del finanziamento, la cui stipula deve avvenire necessariamente in un momento successivo alla data di presentazione della domanda di contributo, sono le seguenti:

  • Deve essere usato interamente a copertura dell’investimento;
  • Deve avere una durata massima di 5 anni;
  • Deve avere un importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di euro (può essere anche frazionato in più iniziative di acquisto per ciascuna impresa);
  • Deve essere deliberato entro 30 giorni dalla stipula del contratto o dalla consegna del bene (se in leasing);
  • Deve essere concesso (quindi deliberato) entro il 31.12.2016;

Infine è doveroso specificare che in caso di acquisizione di un bene in leasing la società locatrice deve esercitare l’opzione di acquisto del bene al momento della stipula del contratto.

Per quanto riguarda l’investimento deve, perché il contributo possa essere erogato:

  • Essere avviato successivamente l’invio via PEC della domanda di accesso al contributo;
  • Concludersi entro 12 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento. A tal fine vengono considerati l’ultimo titolo di spesa riferito all’investimento o, nel caso di beni in leasing, l’ultimo verbale di consegna dei beni.

Prima di vedere le modalità di richiesta di tale contributo è doveroso precisare qual è l’importo del medesimo: esso si concretizza in un contributo in conto esercizio pari all’ammontare degli interessi calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per 5 anni su un finanziamento dell’importo richiesto per l’acquisizione di beni strumentali nuovi da parte dell’impresa.

Iter del procedimento è il seguente:

  • La PMI presenta alla banca/intermediario finanziario la domanda di agevolazione (contributo) e la correlata richiesta di finanziamento per l’acquisto/acquisizione in leasing dei beni;
  • La banca/intermediario finanziario verifica la regolarità della richiesta e la sussistenza dei requisiti di accesso e trasmette al MISE la richiesta di prenotazione del contributo;
  • La banca/intermediario finanziario, previa conferma da parte del MISE della disponibilità (parziale o totale) delle risorse, può concedere il finanziamento alla PMI;
  • In caso di concessione del finanziamento, la banca/intermediario finanziario adotta la relativa delibera e trasmette al MISE, unitamente alla documentazione inviata dalla stessa PMI in fase di presentazione della domanda di accesso al contributo;
  • Il MISE adotta e trasmette alla PMI e alla banca/intermediario finanziario il provvedimento di concessione del contributo, con l’indicazione dell’ammontare degli investimenti ammissibili, delle agevolazioni concedibili e del relativo piano di erogazione, nonché degli obblighi e degli impegni a carico dell’impresa beneficiaria;
  • La banca/intermediario finanziario si impegna a stipulare il contratto di finanziamento e ad erogare alla PMI il finanziamento in un’unica soluzione entro 30 giorni dalla stipula (o dalla data di consegna del bene nel caso di leasing);
  • La PMI, ad investimento ultimato, compila in formato digitale e trasmette al MISE tramite l’apposita area del sito dello stesso la dichiarazione attestante l’avvenuta ultimazione, nonché, previo pagamento a saldo dei beni oggetto dell’investimento, la richiesta di erogazione della prima quota di contributo. Ciò deve inderogabilmente essere fatto entro 60 giorni dall’ultimazione dell’investimento.

Il contributo è quindi erogato in più rate, con cadenza annuale, e deve essere richiesto dalla PMI non prima di 12 mesi dalla richiesta di prima quota del medesimo contributo e non dopo i 24 mesi dall’erogazione della stessa.

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