Il piano del consumatore è sostanzialmente una proposta, fatta dal debitore, in cui è previsto il pagamento dei debiti di quest’ultimo in maniera rateizzata. Può prevedere anche la liquidazione di parte del patrimonio del debitore stesso nonché uno stralcio dei debiti (che quindi verrebbero pagati in parte).
La differenza sostanziale tra questo piano, che come si evince è riservato al solo consumatore, ed la procedura per imprenditori e professionisti che sarà trattata in un altro articolo di questa raccolta è che il piano del consumatore è approvato e reso esecutivo esclusivamente mediante omologa del Giudice. Il giudice terrà conto di vari parametri, che analizzeremo in seguito, ma la sua decisione prescinde dalla volontà dei creditori, che quindi, nel caso di omologa, dovranno accettare il pagamento proposto dal consumatore debitore.
Il Giudice nelle sue valutazioni terrà conto di vari parametri tra cui i più importanti sono:
- Cause dell’indebitamento e diligenza impiegata dal consumatore nell’assumere le obbligazioni;
- Ragioni dell’incapacità di adempiere alle obbligazioni assunte (es. sopravvenuta disoccupazione);
- Resoconto sulla solvibilità del consumatore degli ultimi 5 anni;
- Esistenza o meno di atti del debitore impugnati dai creditori;
- Completezza ed attendibiltà della documentazione depositata dal consumatore a corredo della proposta, nonché valutazione della probabile convenienza del piano rispetto alla liquidazione del patrimonio.
Come si evince dalle considerazioni appena fatte su ciò che il Giudice valuterà per l’omologa o meno del piano è necessario che il consumatore fornisca un supporto documentale il più possibile esaustivo e per questo è consigliabile l’aiuto di un professionista, soprattutto per quanto riguarda la convenienza del piano rispetto alla liquidazione del patrimonio che risulta essere sempre un argomento molto delicato in queste procedure.